March 14, 2011

Color Block Color Shock

 Dalla sfilata di Gucci alla MFW è stato tutto un ardere e desiderare: sagome di donnine fasciate di colori sgargianti come nei migliori quadri espressionisti hanno tormentato i miei giorni e le mie notti.
Pochette e bauletti in pvc Furla, cappotti color pesca, vestitini fucsia e gonne a fiori: un circo di cromie a ballare davanti a me, ancora troppo grigia e taupé. 

 

E invece l'altro giorno, per ingannare l'attesa di un treno che tardava ad arrivare, libera da inibizioni entro nel primo Zara che mi capita a tiro – tanto sono tutti bellissimi – e inizio a provare gonnelline e magliettine full color, alternando i sopra e i sotto à la Gira la moda e con disinvoltura, nella vana ambizione di trovare l'abbinamento più azzeccato. Ma quando i colori sono arancione, turchese, rosa shocking e verde pisello, beh c'è poco da abbinare. Avendo ricevuto anche l'approvazione della commessa, esco dal negozio con una gonnellina giallo banana e una maglia blu elettrico (e una t-shirt a fiorellini, ma quella è un'altra storia, o meglio un altro trend). 
“Ho il weekend davanti – penso – potrò sperimentare la bizzarra mise per andare in giro e poi, forse, in ufficio”. Purtroppo sabato e domenica piove a dirotto e non me la sento di mettere i vestiti protoprimaverili.
E poi arriva lunedì mattina: il sole splende, non mi sento ispirata. Afferro la busta Zara e indosso con nochalance il mio primo tentativo di colorblock. Mi sento bene, mi sento una fashion girl che scopiazza qualche strafiga immortalata da The Sartorialist. Quindi, mi sento bene.

In ufficio mi fanno i complimenti, ma in pausa pranzo tutto s'incrina: la prima mi dà della Biancaneve, la seconda (leader peraltro di un gruppetto) si trova concorde. Da lì in poi vedo tutti gli sguardi dei colleghi e degli sconosciuti attorno che mi scrutano con morbosa curiosità e il sopracciglio un tantino tirato in su. Leggo persino un labiale: “Ecco il vestiti show”(al rallenty) (che cosa vuoi dire cara zitella acidella?).

Niente, questo per raccontarvi una mia breve incursione into the fashion. Ne sto facendo tante. Prima o poi ce la farò a sentirmi potenzialmente fotografabile da Schuman. Anche se devo ancora mettermi a dieta. Ed imparare a non leggere mai più i labiali che non siano quelli di gente di cui davvero m'importa.
Ah! Ed era anche per dirvi che oggi ho conosciuto Tamu McPherson e m'è sembrata bella e interessante almeno il doppio di quello che traspare dal suo blog (già superfigo, del resto).

2 comments:

Unknown said...

Buongiorno Roberta,
Ti contatto tramite commento perché non ho trovato nessun altro modo per farlo.
Vorrei farti conoscere il servizio Paperblog, http://it.paperblog.com che ha la missione di individuare e valorizzare i migliori blog della rete. I tuoi articoli mi sembrano adatti a figurare tra le pagine del nostro magazine e mi piacerebbe che tu entrassi a far parte dei nostri autori.

Sperando di averti incuriosito, ti invito a contattarmi per ulteriori chiarimenti,

Silvia

silvia [at] paperblog.com
Responsabile Comunicazione Paperblog Italia
http://it.paperblog.com

fiorella said...

ma che ti frega dei colleghi e dei loro acidi commenti... sei stata felice mentre indossavi i tuoi nuovi acquisti? se la risposta è si.. allora tutto il resto non conta!viva il color block!
Fiorella

www.rosafondente.it

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