Così a pochi giorni dal mio ventiquattresimo compleanno sentii davvero come mancarmi la terra sotto i piedi.
Il primo semestre del 2008 era trascorso all'insegna di un successone (la laurea) e di tanti altri minuscoli traguardi (recensioni, amicizie, concerti). Ma ebbra di questa felicità, o di qualcosa che le si avvicinava - chi l'ha mai conosciuta poi 'sta felicità?! - decisi che l'iperattività alla quale stavo sacrificando i miei giorni migliori andava messa da parte per un po'. Osai fermarmi, riposare, una settimana, giusto il tempo di ricaricare le batterie come si deve prima di partire per la Germania, "viaggio di lavoro" (per quanto borioso e assolutamente non adatto a me possa suonare), sia beninteso. Il sopracitato viaggio mi precipita a stretto contatto con tantissima altra gente, ma più che gente, direi persone, personalità, caratteri ed esperienze. Tutto in me e fuori di me vacilla. La piccola, forte Roberta che avevo tirato sù con sacrificio, cazzate, lacrime in gola e testate al muro, lentamente si affloscia come palloncino preso la settimana prima alla festa del paese finchè si adagia al suolo e lì resta non sapendo più come fare.
Da allora tutto attorno a me è diventato muto e di consequenza lo sono anch'io per gli altri. Impossibilità di comunicare? Sintomi riportati da giorno 12/07 ad oggi:
Il primo semestre del 2008 era trascorso all'insegna di un successone (la laurea) e di tanti altri minuscoli traguardi (recensioni, amicizie, concerti). Ma ebbra di questa felicità, o di qualcosa che le si avvicinava - chi l'ha mai conosciuta poi 'sta felicità?! - decisi che l'iperattività alla quale stavo sacrificando i miei giorni migliori andava messa da parte per un po'. Osai fermarmi, riposare, una settimana, giusto il tempo di ricaricare le batterie come si deve prima di partire per la Germania, "viaggio di lavoro" (per quanto borioso e assolutamente non adatto a me possa suonare), sia beninteso. Il sopracitato viaggio mi precipita a stretto contatto con tantissima altra gente, ma più che gente, direi persone, personalità, caratteri ed esperienze. Tutto in me e fuori di me vacilla. La piccola, forte Roberta che avevo tirato sù con sacrificio, cazzate, lacrime in gola e testate al muro, lentamente si affloscia come palloncino preso la settimana prima alla festa del paese finchè si adagia al suolo e lì resta non sapendo più come fare.
Da allora tutto attorno a me è diventato muto e di consequenza lo sono anch'io per gli altri. Impossibilità di comunicare? Sintomi riportati da giorno 12/07 ad oggi:
- noia
- tedio
- fastidio
- disinteresse
- mancanza d'attenzione
- intolleranza
- infelicità
- depressione
- sonnolenza
- stupidità
- sguardo assente
- silenzio
- fatica a parlare
- fatica a pensare
- banalità come discorsi portanti e non meri riempitivi di silenzio
- paranoia
- mondo intero vs me
- pigrizia, o meglio...
- non riesco a muovere i miei arti sono invischiati in una sostanza invisibile ma pesante che mi tiene giù e immobile
- insubordinazione
- totale mancanza di moralità
- ...
Ma non pensiamoci più, can we? Godiamoci il caldo appiccicoso, le birre di mezzanotte, l'amico serbo/figura cristologica, l'estetica del rumore e il dolce amore per il pianeta terra.
